1 ottobre 2019

Vacanze romane improvvisate.

Questa volta sono partita un po' disorganizzata. Non un itinerario preciso da seguire, un alloggio di fortuna prenotato senza cognizione di causa, nessuna ricerca preventiva su dove andare a mangiare o cosa non perdersi assolutamente. Solo il biglietto del treno, una camera riservata tramite Airbnb, un paio di idee su cosa vedere e qualche suggerimento mangereccio pervenuto da amici di amici... Quando le cose si improvvisano ci si deve adeguare all'avventura e se il tempo è poco ci si accontenta.
Certo uno non pensa di doversi adattare proprio a tutto, tipo non immagini che la stanza prenotata non coincida esattamente con quella della foto proposta nel sito e che la casa puzzi costantemente di fumo tanto da provocare un attacco di asma.
Non era la mia prima volta a Roma, c'ero già stata in altre due occasioni e questo sfortunato episodio non ha scalfito l'interesse per questa città che ha ben altro da offrire. 
Alcuni luoghi di Roma sono un "must", cioè ci devi tornare anche solo di sfuggita, perché non è possibile tornare a casa e dire che non hai fatto neanche un salto a San Pietro. Ma nonostante il poco tempo a disposizione (e i tanti must) sono riuscita a vedere un paio di cose nuove.
Comincerei con questa meraviglia romana: le Terme di Caracalla.


Camminando tra le rovine di quello che fu uno dei più grandi complessi termali dell'antichità si può provare a immaginare come doveva essere l'ambiente originario, con i suoi archi e le maestose volte, le sculture ed i preziosi marmi che ne decoravano le superfici.
O forse si può fare anche qualcosa in più del solo immaginare, grazie all'aiuto della tecnologia. E' infatti disponibile un visore che permette di visitare il sito ed avere delle immagini in 3D di come doveva essere in origine (http://www.coopculture.it/events.cfm?id=801#). Io purtroppo non ho potuto provare l'ebrezza, dato che, per usufruire del servizio oltre al costo aggiuntivo era necessaria anche la prenotazione. E si sa, se fai un viaggio disorganizzato alle prenotazioni chi ci pensa?!
Il bello di città come Roma è che si può spaziare fra i secoli in meno di un'ora di autobus.
Ed è così che sono finalmente andata a vedere il MAXXI di Roma, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo progettato da Zaha Hadid, un architetto che mi ha sempre incuriosita molto, ma di cui non avevo ancora visto alcuna opera realizzata.



Da buona viandante disorganizzata sono andata li senza sapere bene a cosa andavo incontro, sulla scorta di un paio di foto viste su internet e riviste di settore che mi avevano colpito. Devo dire che a me l'opera è piaciuta. Certo nonostante la giovane età rispetto al resto delle opere memorabili della città eterna si vedono già i segni di un precoce invecchiamento, ma si sa che questo è un difetto comune a molte architetture contemporanee, dovuto non sempre ad una progettazione sbagliata, ma anche a materiali scadenti e imprese edili non sempre all'altezza della situazione. Bisogna dire che sono evidenti anche alcune ingenuità progettuali che sottolineano l'inevitabile discrepanza tra ciò che l'architetto disegna sul foglio (o al pc) e ciò che si può poi effettivamente realizzare (certi spigoli con il cemento armato non li puoi fare...) ma nel complesso l'opera mi è piaciuta, almeno per quello che ho visto, ovvero la parte esterna. Come non rimanere colpiti da questo grande occhio proiettato verso la città, che la scruta, la ingloba e allo stesso tempo la riproduce sulla sua superficie specchiante come fosse una foto o un dipinto mutevole di ciò che le sta di fronte? Ecco, sarò un po' naif ma a me queste cose colpiscono sempre.



Infine una annotazione di tipo mangereccio che scrivo qui perché la voglio ricordare per il prossimo viaggio romano.
Di sicuro voglio tornare a "La Sandwicheria" per mangiare uno dei loro super panini. Non ci sono tavoli per sedersi ed i tempi d'attesa possono essere lunghi, ma vale la pena rinunciare a qualche comfort per avere in cambio un fantastico pranzo stile street food con ottime materie prime sapientemente combinate, nel cuore di questa fantastica città e ad un prezzo assolutamente onesto, non come certe pasticcerie li vicino che chiedevano 5 euro per un té!