2 novembre 2013

Plumcake, mele....ed è subito colazione!

Da quando per problemi di salute ho dovuto modificare il mio regime alimentare, eliminando fra le altre cose i grassi di origine animale, uno dei primi pensieri è stato "Miodddio! Come farò coi dolci?!".
E' cominciata così la caccia a ricette senza burro, panna & co e devo dire che per fortuna ce ne sono! Un po' alla volta le sto archiviando nella famosa cartella dei "farò...", nella quale vado a pescare nei momenti di crisi di astinenza da dolci.
Qualche settimana fa mi sono imbattuta in questa ricetta che faceva proprio al caso mio! Le torte di mele mi conquistano sempre e qui in più l'olio sostituisce il burro. Un soffice plumcake perfetto per la colazione e la merenda!


Ingredienti: 
200 g farina 00                                                                  
50 g fecola di patate                                                                      
180 g zucchero semolato

1 bustina di lievito
2 uova
50 g olio di mais                                                               
125 g yougurt naturale
buccia di limone bio
2 mele
cannella in polvere
zucchero a velo
sale
Tempo: 20 min preparazione; 40 min cottura
Difficoltà: facile 

In una ciotola montate le uova intere con lo zucchero ed un pizzico di sale. In un'altra ciotola mescolate la farina, la fecola ed il lievito. Aggiungete il mix di farine e lievito al composto di uova e zucchero, passandolo prima al setaccio e mescolando bene. Aggiungete anche un vasetto di yogurt naturale. Per diminuire ulteriormente i grassi si potrebbe usare lo yogurt light, ma non sono proprio così fiscale...
Grattuggiate nell'impasto un po' di buccia di limone ed incorporate l'olio, mescolando bene finchè non sarà assorbito tutto. Infine aggiungete una mela, sbucciata e tagliata a cubetti ed un cucchiaino raso di cannella in polvere, se vi piace.



Rivestite uno stampo da plumcake con la carta da forno e versateci dentro tutto il composto. Ora il tocco finale: sbucciate la seconda mela, tagliatela a fettine e distribuitele sulla superficie del dolce, nella parte centrale, per tutta la sua lunghezza.
Infornate a 180°C per 40 minuti circa. Fate al solito la prova con lo stuzzicadenti per verificare la cottura.
Aspettate che il dolce si raffreddi e decoratelo con zucchero a velo prima di servire.
Io purtroppo non sono riuscita ad aspettare e come si vede dalle foto me ne sono sbaffata due belle fette prima ancora che si raffreddasse! Scusate....e bon appétit!

23 settembre 2013

Zuppa di orata

Non so voi, ma io la sera comincio ad avere un po' di freschetto, quindi ho già ricominciato con zuppe e minestre varie.
Su un numero recente di Sale e Pepe avevo adocchiato una serie di ricette con il pesce, fra cui anche questa zuppa che ho voluto provare. Naturalmente l'ho modificata adattandola al mio nuovo regime alimentare. Il risultato mi è piaciuto comunque. 
Certo, definirla zuppa forse è un po' limitante: per me ha funzionato piuttosto da "piatto unico", seguito solo da un po' di insalata.


Ingredienti per 2 persone:                                              Tempo: 40 min preparazione
orata da 400g (pulita)                                                                    45 min cottura
sedano, carota, cipolla
1 foglia di alloro
25 g pangrattato                                                              Difficoltà: media.
olio evo
sale grosso, pepe

Prendete una pentola capiente che riesca a contenere l'orata e riempitela con mezzo litro di acqua. Aggiungete un pezzo di carota (circa 1/3), di sedano e di cipolla, la foglia di alloro e una punta di cucchiaino di sale grosso. Portare ad ebollizione e cuocetevi l'orata a fuoco dolce per 15 minuti. 
Scolate l'orata, ricavatene i filetti cercando di togliere tutte le lische e teneteli al caldo.
Rimettete la lisca e gli altri scarti nel brodo (qualora risultasse già piuttosto grasso evitate di rimettere la pelle) e cuocete per altri 15 minuti. Passate il tutto al setaccio e poi mettete il brodo filtrato nuovamente sul fuoco con l'aggiunta del pangrattato. Fate addensare per 10 minuti, mescolando, e aggiustate di sale e pepe.
La ricetta originale prevedeva anche la preparazione della salsa aioli, da aggiungere alla zuppa (un cucchiaio per queste dosi), ma io l'ho omessa.
Ora disponete nei piatti di portata i filetti tenuti in caldo e versateci sopra la zuppa.
Decorate con un giro d'olio a crudo, dei fili di erba cipollina e bon appétit!


29 agosto 2013

Clafoutis con albicocche e mandorle

Le prime piogge sono arrivate e come ogni anno hanno rinfrescato l'aria per prepararci all'arrivo di Settembre. Con il fresco è tornata anche la voglia di accendere il forno, che sonnecchiava in cucina da un paio di mesi, indisturbato.
Ovviamente il primo pensiero è stato "faccio un dolce!". Ma quale? Frugo un po' in dispensa e mi accorgo che ho un po' esagerato con l'acquisto delle albicocche. Quindi è deciso, il dolce sarà con la frutta. E perchè non provare a fare un Clafoutis? E' da tanto che ci penso ed è ora di dare forma e soprattutto gusto a questo pensiero!
Recuperare un po' di ricette in internet è stato un attimo (l'ispirazione principale è venuta da qui) e come al solito ho dovuto fare i conti con quello che avevo in frigo e con le cose che purtroppo per me è meglio non mangiare. Ecco cosa è uscito da questo mix!


Essendo un esperimento non ho voluto rischiare troppo, quindi ho usato quantità dimezzate rispetto alle ricette viste in giro e non avendo una tortiera piccola ho pensato di fare delle monoporzioni, che sono sempre molto invitanti.

Ingredienti: 
250 ml latte                                                                   Tempo: 20 min preparazione
50 g farina di mandorle                                                                35 min cottura
50 g zucchero

1 uovo + 1 tuorlo 
30 g fecola di patate                                                       Difficoltà: facile 
4 albicocche
aroma rum
mandorle a scaglie
zucchero a velo

Mettete in una ciotola lo zucchero con la fecola, aggiungete le uova e mescolate bene con un frullino. Poi aggiungete, sempre mescolando, il latte e qualche goccia di aroma al rum. Ora unite anche la farina di mandorle e amalgamate il tutto.
Imburrate gli stampini (io ne ho usati 6) e riempitene il fondo con la polpa delle albicocche, precedentemente lavate e fatte a tocchetti. Versate il composto sopra le albicocche fino a circa un cm dal bordo.
Infine mettete un po' di mandorle a scaglie su ciascuna coppetta e infornate a 200°C per circa 35 minuti.


Una volta sfornati i clafoutis lasciateli raffreddare e prima di servirli decorateli con lo zucchero a velo. Io me lo sono dimenticata tanta era la fretta di assaggiarli, ma dovrebbe starci bene poichè la base non è troppo dolce.
Vi lascio con un'immagine della "prova cucchiaino" e questa volta bon appétit a me!


2 luglio 2013

Due linguine per tirarsi su il morale.

A volte la gente mi fa proprio arrabbiare... Sembra che certe cose come la gentilezza, l'intelligenza ma anche la professionalità siano diventate un optional! 
L'altro giorno ho cercato di contattare il mio precedente commercialista per avere un chiarimento su una faccenda gestita da lui un paio d'anni fa. Non sono riuscita a parlarci direttamente ed una sua collaboratrice, un po' imbarazzata, mi ha riferito la risposta: ci si può vedere fra un mese e mezzo! Ma chi sei? Napolitano si è rotto le balle ed hanno chiamato te al suo posto?
Allora ho cercato di rilassarmi con una passeggiata fino alla biblioteca, dove ho restituito un libro e contemporaneamente volevo prenderne un altro a prestito. Avevo lasciato la tessera a casa. Loro hanno tutti i miei dati, ho pensato, perchè riempire il portafoglio con tessere e schede varie tanto che alla fine non ci stanno più i soldi! E invece no! I libri si possono restituire senza tessera, ma prenderli a prestito no! Ma signorina...sono iscritta, avete tutti i miei dati nel pc, compreso il numero di tessera...è con quella che ho preso il libro che ora vi restituisco. No! Niente da fare! Loro vogliono la tessera con stampato il codice a barre da scansionare, altrimenti devono immettere il mio codice a mano e potrebbero sbagliare numero.... Ma dico io, a che cavolo serve informatizzare tutto, schedare le persone se poi ti serve comunque qualcosa di esterno per riconoscermi? Non è che ... magari ... tu sei un po' impedita e non sai fare un semplice "copia-incolla" del mio numero di tessera sul tuo pc????! Il pc purtroppo non sostituisce l'intelligenza delle persone...


Ingredienti per 2 persone:                                                             Tempo: 30 minuti

180 g  di linguine                                                                   
250 g pomodori ciliegino
8 mazzancolle fresche                                                                    Difficoltà: facile
1 spicchio d'aglio
sale, peperoncino
olio evo, basilico fresco

Mettete sul fuoco una pentola d'acqua per cuocere la pasta e quando raggiunge il bollore salatela e buttate le linguine, mescolando in modo che non si incollino fra loro.
Lavate bene le mazzancolle e con una forbice tagliate le zampe che si trovano sulla coda. Tagliate anche un po' il carapace, così sarà più semplice sgusciarli una volta nel piatto.
In una padella fate soffriggere lo spicchio di aglio in un cucchiaio di olio. Con la padella ben calda aggiungete i pomodorini che prima avrete lavato e tagliato a metà. Fateli saltare per 5 minuti circa. Mi raccomando, "saltare", perchè "mescolare" non è la stessa cosa. Poi aggiungete le mazzancolle e fatele saltare coi pomodorini finchè non si saranno cotte. Aggiustate di sale e peperoncino, se piace e aggiungete un po' di basilico fresco.
Quando le linguine sono al dente, scolate la pasta, versatele nella padella con il sugo e amalgamate il tutto, con un po' di acqua di cottura della pasta se necessario. 
Impiattate e bon appétit! 

10 maggio 2013

12 maggio: regala l'Azalea della Ricerca.



So bene che siete tutti bravisssimi e che non serve ricordare che domenica 12 maggio è la festa della mamma, ma io colgo ancora una volta l'occasione per suggerire un regalino per le vostre mamme, mogli e donne in genere, che non fa mai male...
Sto parlando dell'Azalea della Ricerca, messa a disposizione dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Con questo piccolo gesto potrete sostenere i progetti di ricerca sui tumori femminili e fare felici un sacco di donne ora e per il futuro.
So che può sembrare una goccia nel mare, ma ricordatevi sempre che il mare è fatto di gocce e ogni contributo anche se piccolo può essere fondamentale.
Vi lascio il link al sito dell'associazione dove troverete l'elenco dettagliato delle piazze in cui i volontari dell'Airc vi aspettano.
http://www.lafestadellamamma.it/trova-la-piazza/?utm_source=sitoistituzionale&utm_medium=referral&utm_campaign=azaleadellaricerca

9 aprile 2013

Spaghetti "coi zotoi".

Scusate la latitanza culinaria, ma ho un po' di problemi col cibo in questo periodo, di cui magari vi parlerò prossimamente, per cui non cucino nulla degno di essere pubblicato.
Oggi però ho deciso di rompere il silenzio sfruttando una ricetta di un po' di tempo fa che mi era rimasta in archivio.
In un freddo giorno di gennaio sono andata in pescheria ed ho visto sul bancone un prodotto che avevo già sentito nominare, ma che non credo di aver mai assaggiato: gli "zotoi"! Chi sa cosa sono?? Be' ammetto che per chi non è veneto la domanda può essere difficile. In italiano dovrebbero chiamarsi "zotoli" e altro non sono che dei molluschi cefalopodi, una via di mezzo fra dei piccoli calamari e delle piccole seppie, tanto per capirsi, che si pescano nella laguna veneta.
Seguendo le istruzioni del pescivendolo li ho usati per un gustoso primo piatto!


Ingredienti per 2 persone:                                                                 Tempo: 40 minuti
200 g zotoli
160 g spaghetti                                                                                   Difficoltà: facile
5 pomodorini ciliegino
spicchio d'aglio
vino bianco secco
olio evo
sale, peperoncino

Cominciamo con la cosa più complessa e meno piacevole ovvero pulire il pesce. Si perchè queste bestiole sono dotate di due occhietti che sembrano proprio guardarti. 


Ecco, bisogna prendere il coraggio a quattro mani e con la punta di un coltellino liscio e  affilato ... togliere gli occhi. Per evitare una scena "splatter" procedete con delicatezza, altrimenti il liquido nerastro che contengono, un po' come le seppie, schizzerà ovunque invece di finire nel sugo o "toccio", per dirla sempre alla veneta. Ora l'ultima cosa è quella di togliere un puntino cartillaginoso (la bocca forse...boh) che si trova al centro dei tentacoli e che in cottura può diventare duro e quindi spiacevole da masticare. Basterà esercitare una leggera pressione laterale in mezzo ai tentacoli e dovrebbe venir via da solo. Spero si capisca qualcosa...comunque sempre meglio che il pescivendolo vi mostri come pulirne uno, così sarà tutto più semplice.
Ora una bella sciacquata veloce ed il più è fatto!
Preparate l'acqua salata per la pasta e quando bolle buttate gli spaghetti. 


Nel frattempo avrete già preparato il sugo così: in una padella fate saltare uno spicchio d'aglio in un cucchiaio di olio evo. Aggiungete i pomodorini, sciacquati e tagliati in quattro parti, e cuoceteli per qualche minuto. Aggiungete ora anche gli zotoli precedentemente puliti, sfumate con un goccio di vino bianco secco e cuocete finchè non sono cotti (10 minuti circa). Scolate la pasta molto al dente e completate la cottura facendola saltare in padella col sugo in modo che si amalgami. 
E anche oggi vi auguro bon appétit!



21 marzo 2013

FAI la cosa giusta!


Anche quest'anno si ripresenta l'appuntamento annuale di Primavera per poter ammirare i beni architettonici e paesaggistici del Bel Paese!
Da anni io partecipo a questa iniziativa, grazie alla quale ho potuto ammirare parte di quel patrimonio immenso che normalmente è inaccessibile al grande pubblico. Un'occasione da sfruttare, anche se per quest'anno le date previste del 23 e 24 marzo non sembrano garantire una giornata di pieno sole in tutta Italia. Non fatevi scoraggiare dal brutto tempo, sarà la bellezza dei luoghi che scalderà il vostro cuore!
Una lista dettagliata di cosa andare a vedere e gli orari in ogni regione italiana la potete trovare qui!
Con l'occasione sarà anche possibile iscriversi al FAI!
Quest'anno per i più tecnologici c'è anche una App gratuita sia per Android che per Apple in cui troverete tutte le informazioni sui luoghi da visitare!
Buon week end a tutti!

12 marzo 2013

Le uova dell'AIL!


Anche quest'anno con la Pasqua si rinnova l'occasione per dare un contributo piccolo ma significativo all'AIL-Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma.
In tutte le piazze d'Italia potrete trovare dei volontari che, a fronte di un piccolo contributo, vi daranno delle ottime uova di cioccolato, al latte o fondente, a vostra scelta! 
Quest'anno scegliete delle uova che oltre alla sorpresa per i vostri bambini, possano contenere una sorpresa ancora più grande: un contributo concreto a chi lotta da più di 40 anni contro queste malattie. 

Sul sito dell'associazione potete trovare la piazza più vicina a voi. Vi lascio il link:
http://www.ail.it/eventi/istituzionali/uova/campagna2013.asp

Non mancate!!

15 febbraio 2013

Plumcake allo yogurt, rifatto!

Oggi vi propongo un dolce che ho visto pubblicato in uno dei vostri blog, mi è piaciuto ed ho voluto provare a farlo. Risultato ottimo!
Si tratta del Plumcake allo yogurt di mirtilli proposto da archcook qualche mese fa e che potrete trovare qui.
Io ne ho sostanzialmente rispettato gli ingredienti e le dosi. Unica variazione il gusto dello yogurt, che ovviamente dipendeva da quel che avevo in frigo: frutti di bosco.


Ingredienti:                                                              Tempo: 30 minuti preparazione     

180 g farina 00                                                                       45 minuti  cottura
60 g fecola di patate
100 g burro ammorbidito
3 uova                                                                       Difficoltà: facile
150 g zucchero semolato
250 g yogurt ai frutti di bosco
1 bustina di lievito vanigliato
zucchero a velo
sale

In una capiente terrina sbattere le uova, su cui avrete messo un pizzico di sale, con lo yogurt ed il burro fatto ammorbidire. (Io ho seguito la ricetta originale, ma col senno di poi secondo me potete anche sciogliere il burro a fuoco basso, il risultato non dovrebbe cambiare.) Aggiungete, sempre mescolando, la farina setacciata con il lievito, la fecola e lo zucchero finchè gli ingredienti non si saranno completamente amalgamati.
Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake in cui verserete il composto. Infornate a 180°C già raggiunti e cuocete per 45/50 minuti.
Estraete quindi il dolce dal forno e aspettate che si raffreddi prima di spolverarlo con lo zucchero a velo e servirlo.




Questa ricetta mi pare perfetta per partecipare al contest "Copia? Si, grazie"  di Una fetta di paradiso.
 

9 febbraio 2013

Un classico che va sempre bene: branzino al forno!

Io amo il pesce, ma per molto tempo ho preferito mangiarlo al ristorante, sia perchè non amo pulirlo, sia perchè ero convinta che fosse complicato da fare. In realtà come spesso accade in cucina il segreto per la buona riuscita di un piatto è la materia prima. Se avete la possibilità di acquistare un buon pesce fresco, ci sono alcune ricette davvero alla portata di tutti.
Uno dei primi pesci che ho imparato a cucinare al forno è il branzino o spigola. Semplice da preparare e sempre buono da mangiare.


Ingredienti                                                          Tempo: 10 min preparazione
1 branzino (350 g)                                                             30/40 min cottura
1 carota
10 pomodorini ciliegino
spicchio d'aglio                                                .    Difficoltà: facile
rosmarino
olio evo 
sale grosso
sale, pepe
vino bianco secco

Pulite bene il branzino o se non lo sapete/volete fare quando acquistate il pesce chiedete al pescivendolo che ve lo prepari lui. Di solito sono tutti gentili e lo fanno senza problemi, altrimenti...cambiate pescivendolo! hi hi..

Prima di prepararlo sciacquate il branzino sotto l'acqua corrente.
Prendete una teglia da forno di dimensioni adeguate e se preferite rivestitela con della carta alluminio. Spargete dell'olio sul fondo della teglia e tagliateci dentro uno spicchio d'aglio. 
Adagiate il branzino nella teglia e introducete nel ventre del pesce un rametto di rosmarino e mezzo cucchiaino di sale grosso. 
Pulite la carota e tagliatela a rondelle che distribuirete attorno al pesce assieme ai pomodorini, lavati e tagliati a metà. Salate e pepate la verdura ed il pesce, poi irrorate il tutto con un filo d'olio.
Infornate la teglia nel forno preriscaldato a 180°C e dopo circa 15 minuti, o comunque a metà cottura, bagnate il pesce con un po' di vino bianco. Poi completate la cottura in forno per altri 15/20 minuti. Il tempo ovviamente varia dalle dimensioni e dallo spessore del branzino, il mio era piccolo.
Una volta cotto il pesce, sfilettatelo e preparatelo sui piatti di portata con la verdura con cui è stato cotto come contorno. E bon appétit!


20 gennaio 2013

Le arance dell'AIRC

Spiando le vostre ricette ho visto che girava sul web un nuovo contest un po' speciale perchè organizzato dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Il contest ha lo scopo di pubblicizzare l'iniziativa dell'AIRC "Le arance della salute" a cui da anni partecipo acquistando le arance vendute nelle varie piazze italiane in uno speciale week end. Quest'anno l'iniziativa si svolgerà il 26 gennaio. Dove? La piazza più vicina a te puoi trovarla QUI!

http://www.airc.it/aiutare-la-ricerca/passaparola/banner-solidali/

Quest'anno posso fare qualcosa in più. Non ho una gran quantità di ricette con le arance, ma penso che anche una sola possa essere sufficiente allo scopo. 
E' una torta pubblicata ormai un annetto fa, di cui vi lascio un'immagine per ingolosirvi ed il link al mio precedente post con la ricetta per chi vuole provare a farla, con le arance dell'AIRC ovviamente!


Per la ricetta vai al link: http://spir-eat.blogspot.it/2012/01/torta-aranciata.html

11 gennaio 2013

Gattò con la zucca

Arieccomi!
Scusate ma durante le vacanze natalizie sono andata un po' in letargo. Ora torno fra voi per presentarvi un gattò sfizioso che ho preparato con la zucca, alimento che ci accompagnerà ancora per un po' nei prossimi mesi invernali.



Ingredienti:                                                                                       Tempo: 40 minuti
450 g patate
50 g polpa di zucca                                                                             Difficoltà: facile
60 g mozzarella vaccina
60 g taleggio
1 uovo
5 fette prosciutto crudo San Daniele
25+25 g grana padano grattugiato
sale, pepe, noce moscata
pangrattato
burro


Lavate e sbucciate le patate e la zucca e cuocetele al vapore o con la pentola a pressione fino a lessarle.
Intanto preparate la mozzarella ed il taleggio tagliati a cubetti e tagliate a pezzetti anche il prosciutto.
Una volta cotte le patate e la zucca passate il tutto ancora caldo allo schiacciapatate raccogliendo la purea in una capiente terrina.
Ora aggiungete 25g di formaggio grana e l’uovo leggermente sbattuto e condite con sale, pepe e la noce moscata grattugiata. Mescolate gli ingredienti con un mestolo di legno in modo che si amalgamino bene. Aggiungete quindi anche la mozzarella, il taleggio e il prosciutto e mescolate ulteriormente.
Prendete delle pirofile monoporzione (o una più grande), imburratele per bene e ricopritene fondo e pareti col pangrattato. Versateci dentro il composto, livellatene la superficie e cospargetela col rimanente formaggio grattugiato e qualche fiocco di burro.
Mettete le pirofile in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti e poi alzate la temperatura a 200°C per altri 15 minuti, in modo che sulla superficie si formi la classica crosticina.
Sfornate quindi il vostro gattò, servitelo caldo e bon appétit!